Come fa lo specialista ad esprimersi con una diagnosi certa per il paziente che sta valutando?
Segue il metodo scientifico o sperimentale, un processo che a partire dall’individuazione di ipotesi diagnostiche attendibili e attraverso la raccolta e l’analisi di dati certi, lo porta ad una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e ripetibile.
Una solida base diagnostica per instaurare rimedi e trattamenti efficaci
il pensiero di Murri attraverso uno stralcio dei suoi scritti.
L’indicazione del rimedio nasce […] dopo che abbiamo fatto l’analisi del malato, non dopo che abbiamo dato un nome collettivo al processo che l’affligge […]. L’esatta diagnosi è la sovrana potenza del pratico. Però non bisogna intendere per diagnosi il battesimo affibbiato a un malato. Una diagnosi esatta, che dà al pratico quella potenza, non può essere stabilita che da chi sa sviscerare tutto intero il complesso dei fatti che s’intrecciano nell’ammalato […]. Bisogna non dimenticare che in tutte le scienze questo stabilire le relazioni […] costituisce il più arduo dei problemi. Ricordatevi sempre dei canoni che v’ho richiamato […], e che valgono per tutta la natura. Essi valgono anche per la clinica: come non ci sono due cose uguali, così non ci sono due ammalati perfettamente uguali: come non ci sono stati fissi, così non ci sono malati immutabili. Tutto in natura è diverso, tutto s’evolve.
Fonte: Augusto Murri: analisi dei “sistemi” medici, e le basi della moderna metodologia clinica
link https://www.infezmed.it/media/journal/Vol_18_2_2010_11.pdf