per gestire e accompagnare serenamente il malato di Alzheimer
la demenza è una malattia che coinvolge tutta la famiglia, per l’impegno assistenziale e per l’impatto relazionale ed emotivo. Ecco 5 consigli per il Caregiver, e non solo, per migliorare l’assistenza e il rapporto con il paziente.
Accertarsi che il nostro congiunto ci senta e ci veda bene. Se così non fosse, dotarlo di occhiali o apparecchi acustici. Migliorare dal punto di vista funzionale la comunicazione è un presupposto fondamentale per aiutarlo a interagire meglio con noi e gli altri. Per comunicare con lui, utilizziamo parole semplici e chiare, assicurandoci che ci stia guardando e ascoltando e non sia distratto da altro.
Utilizzare il contatto fisico per trasmettere sensazioni positive di protezione ed affetto e provare ad interpretare il suo linguaggio corporeo: riconoscere i suoi messaggi vi aiuta a comprenderlo e a farvi comprendere.
Imparate a mantenere la calma e ad evitare i conflitti: se il paziente perde la calma, si irrita e diventa aggressivo, non tentate di alimentare il conflitto e non iniziate alcuna discussione. Sorvolate sul momento e ricordate che il comportamento in questione non è frutto della sua volontà ma un sintomo della sua malattia.
Trovate una routine quotidiana, individuando una sequenza di nell’esecuzione delle cose (es. prima la colazione, poi le pastiglie, poi l’igiene personale…). Questo renderà più sicuro il paziente e ridurrà sensazioni di disorientamento e paura.
Non sostituitelo in tutto da subito, ma lasciategli autonomia nei compiti ed attività che è in grado di portare avanti da solo, oppure aiutatelo in maniera discreta. Questo sarà utile sia per rallentare il progredire della malattia sia per aumentare la fiducia e l’autostima del paziente.