A distanza di 10 anni dalla precedente edizione i membri dell’Ad Hoc Committee della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) hanno sentito l’esigenza di aggiornare il documento delle Linee Guida diagnostico-terapeutiche delle cefalee primarie includendo nel documento attuale anche l’aggiornamento delle linee guida della cefalea di tipo tensivo il cui testo era stato redatto nel 1998, in lingua italiana, e da allora mai aggiornato.
Rispetto alla precedente edizione sono state prese in considerazione anche condizioni particolari come gravidanza e allattamento, età anziana, gestione delle forme primarie in Pronto Soccorso. Come nella precedente edizione non è stata considerata l’età evolutiva che sarà oggetto di un documento a parte. In questa pubblicazione vengono illustrati in maniera sintetica solo gli aspetti terapeutici facendo riferimento alla II Edizione della Classificazione del 2004 per la diagnosi e alla sua Appendice per alcune entità nosografiche non ancora riconosciute come l’emicrania mestruale. Per l’aggiornamento sono stati analizzati tutti gli studi pubblicati dal 2001 al 2010 e per ogni principio attivo sono stati definiti i livelli di evidenza, la forza scientifica dell’evidenza, la valutazione clinica, gli eventi avversi e i livelli di raccomandazione secondo i criteri utilizzati nella precedente pubblicazione a cui si rimanda per un descrizione dettagliata (1). L’aggiornamento riguarda anche la terapia non farmacologica che negli ultimi dieci anni si è arricchita di nuove tecniche che offrono promettenti opzioni riservate a forme particolarmente refrattarie al trattamento farmacologico. Il Comitato di Esperti è stato costituito secondo un’ottica multidisciplinare e i principali fruitori della linee guida sono specialisti delle cefalee delle varie discipline. Come nel documento del 2001, sono stati invitati a far parte dell’Ad Hoc Committee alcuni pazienti che hanno fornito il loro parere sui percorsi terapeutici suggeriti contribuendo, in maniera incisiva, alla definizione dei livelli di raccomandazione. L’indicazione su cui tutti concordano è quella di evitare l’uso eccessivo di farmaci sintomatici, in particolare quelli di combinazione o contenenti oppioidi o barbiturici che possono contribuire alla cronicizzazione della cefalea.
Vedi allegato linee guida sisc 2011